Come vestirsi a cipolla in Montagna : Guida
Alltricks, 7 Luglio 2023 – Come vestirsi a cipolla in Montagna
Che si tratti di sci, escursionismo, trail running o bici, è essenziale scegliere un abbigliamento che sia traspirante, caldo e in grado di proteggere dagli elementi esterni. Forse ne avete sentito parlare, ma sapete davvero cos’è il sistema a 3 strati ? Per scoprirlo, diamo un’occhiata a questo processo ultra-efficiente per rimanere caldi e asciutti in tutte le vostre avventure. Scoprite la nostra guida su come vestirsi a cipolla in Montagna.
Popolare tra gli appassionati di sport, il sistema a 3 strati è diventato un elemento essenziale per le vostre attività outdoor preferite. Comunemente chiamata “Principio dei 3 strati“, questa tecnica di abbigliamento consiste nell’accumulo di tre strati, ciascuno con proprietà specifiche. Il primo strato deve essere traspirante, il secondo deve tenere caldo e il terzo deve essere protettivo e impermeabile. Insieme, forniscono una protezione ultra-efficiente che può essere adattata a una moltitudine di situazioni quando si va in montagna. Non resta che godersi le escursioni o le scalate senza temere di essere sorpresi da pioggia, vento o neve.
Il sistema a 3 strati: un imperativo in montagna
Tutti gli appassionati di montagna e outdoor hanno probabilmente già avuto modo di provare il famoso sistema a 3 strati. Ma in cosa consiste questa semplice tecnica che ha già conquistato alcuni di noi ? La risposta è semplice e facile da mettere in pratica: il sistema a 3 strati è il re dell’adattabilità. Non ci siete ancora riusciti ? Vi spieghiamo tutto quello che c’è da sapere su questa stratificazione dell’abbigliamento tecnico, in modo che possiate scegliere gli strati giusti ed essere equipaggiati al meglio per affrontare gli elementi, dai più caldi ai più freddi !
Come vestirsi a cipolla in Montagna: Il primo strato – La traspirabilità a 360°
Quando si inizia a scalare una vetta durante un’escursione o si sta per sfrecciare su una discesa di neve fresca, il corpo suda naturalmente durante lo sforzo. Il primo strato deve quindi avere una funzione principale: mantenervi asciutti. Il primo strato è una maglietta tecnica a maniche corte o lunghe con proprietà altamente traspiranti, che lascia passare il sudore per mantenervi asciutti.
L’idea è che il primo strato non debba mai essere bagnato o umido. Se questo avviene significa che gli indumenti scelti non sono adatti all’attività fisica. Una maglietta bagnata può farvi sentire freddo quando smettete di allenarvi. Sarebbe un peccato dover interrompere l’attività a causa del freddo o del fastidio…
Tradizionalmente esistono diversi materiali utilizzati per comporre questo primo strato: cotone, materiali sintetici, lana… Tutti hanno i loro vantaggi e svantaggi. Ecco alcuni consigli e criteri da considerare nella scelta del primo strato tecnico.
Quale materia scegliere (e non scegliere) per il primo strato ?
Il materiale più frequentemente utilizzato come primo strato è il cotone. Un gran numero di magliette lifestyle sono realizzate in cotone, preferito per la sua sensazione di morbidezza e naturalezza. Tuttavia, è un materiale che vi consigliamo di evitare. Per il semplice motivo che assorbe male l’umidità e ha scarse proprietà di asciugatura. Dopo cinque minuti di sforzo sarete bagnati fradici e comincerete a tremare alla prima folata di vento.
Dall’altro lato, ci sono tessuti con proprietà notevoli per gli sportivi che amano riscaldarsi: i tessuti sintetici. In cima alla lista ci sono i tessuti in poliestere e poliammide. Perché sono migliori della media? Semplicemente perché sono campioni nel lasciar passare l’umidità e mantenere la pelle asciutta e fresca. Un primo strato di materiale sintetico presenta quindi una serie di vantaggi. I materiali sintetici hanno eccellenti proprietà di regolazione della temperatura corporea durante lo sforzo fisico. Inoltre, sono altamente traspiranti e si asciugano rapidamente. Non avrete quindi problemi di sudorazione e di effetto “bagnato” durante gli sforzi fisici più intensi.
La lana merino, quale utilità ?
Se siete degli appassionati di sport invernali o di escursioni che richiedono uno sforzo moderato, potete anche optare per un primo strato in lana merino. La lana merino presenta numerosi vantaggi. La lana di pecora Merino è composta da peli leggeri e fini che resistono a variazioni di temperatura estreme. Offre un isolamento ottimale sia dal freddo che dal caldo ! A basse temperature, la sua morbidezza mantiene il calore. Al contrario, se le temperature si alzano, la sua traspirabilità vi mantiene freschi. Il piccolo extra? Questo tessuto ha anche proprietà antiodore (ottimo dopo una lunga giornata!). Infatti, esistono numerosi brand che offrono magliette tecniche in lana merino, possiamo citare il fabbricante svizzero Odlo e il suo modello di spicco “Merino 200”
Esistono anche primi strati realizzati con una miscela di lana e materiali sintetici. Questi possono essere un ottimo compromesso, in quanto consentono di usufruire di numerose proprietà tecniche.
Il secondo strato: calore e isolamento per proteggersi dal freddo
Il suo scopo è quello di conservare e regolare il calore prodotto dal corpo, proteggendovi dal freddo. Situato, come suggerisce il nome, tra il primo e il terzo strato, trasferisce l’umidità del corpo all’esterno e, allo stesso tempo, trattiene il calore rilasciato dal corpo.
Il criterio principale per il secondo strato è la sua capacità di isolamento. Si tratta della capacità dell’indumento di trattenere il calore corporeo. Per questo secondo strato si può scegliere tra due tipi di indumenti: un pile o un piumino. Ognuno di essi ha proprietà specifiche e deve essere scelto in base all’attività svolta e all’intensità dello sforzo.
Il pile: A cosa serve?
Come secondo strato, potete optare per un pile. Il pile è unico perché è composto da fibre cave che immagazzinano aria per mantenere il calore. Leggero, respirante e traspirante, il pile ha eccellenti proprietà per mantenere il corpo caldo. A seconda della stagione e delle vostre preferenze, i marchi di abbigliamento outdoor offrono pile di vario spessore, con cappuccio, mezza zip o zip integrale.
La seconda opzione è il piumino. Se amate le avventure di scialpinismo a temperature più basse o addirittura gelide, vi consigliamo di optare per un piumino (in materiale sintetico o in piuma naturale) come secondo strato. Il piumino è più isolante del pile.
Ma attenzione: in caso di pioggia o di tempo umido, optate per un piumino sintetico. A differenza della piuma naturale che non si asciuga quando è bagnata, il piumino sintetico non perde le sue proprietà. Ugualmente, se siete abituati a sudare molto durante lo sforzo fisico, scegliete un indumento in piuma sintetica.
In generale, un piumino è più adatto per gli sport di neve come lo sci. Se avete in programma un’uscita importante che vi farà sudare, optate per un pile o un piumino sintetico.
Il terzo strato: protezione dagli agenti atmosferici
Il terzo strato è progettato per proteggervi dalle condizioni atmosferiche che potreste incontrare durante le vostre uscite. Questo terzo strato tecnico dovrebbe proteggervi dalla pioggia, dal vento o anche dalla neve. Nella categoria dei terzi strati troviamo, ovviamente, le famose giacche Gore-Tex®: impermeabili e traspiranti. Ma non sono le uniche in grado di resistere alle intemperie. Per scegliere, vi consigliamo di prestare attenzione a due indicatori: il livello di impermeabilità e il livello di traspirabilità.
Schmerber, MVTR, RET, Gore-Tex
Il livello di impermeabilità, noto anche come livello Schmerber, rappresenta il livello di resistenza all’acqua del tessuto del capo. Un indumento che supera i 20.000 mm è considerato perfettamente impermeabile.
Il livello di traspirabilità si misura in MVTR (Moisture Vapour Transfer) o RET (Resistance Evaporative Transfer) in alcuni marchi come Gore-Tex®, H2No® Performance, Dryedge™… Rappresenta la quantità di acqua sotto forma di vapore che il tessuto è in grado di rilasciare. Più la membrana della giacca è traspirante meglio è per le attività Outdoor.
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Come vestirsi a cipolla in Montagna
Un sistema a 3 strati che si adatta al vostro stile: Bici, sci alpino e Trekking
Come avrete capito, il principale vantaggio del sistema a tre strati è la sua modularità. Potete adattare le combinazioni di strati tecnici in base alle condizioni atmosferiche, ma anche in base alle attività che svolgete. Alcune attività all’aperto richiedono uno sforzo fisico maggiore o minore. La Bici, ad esempio, è nota per farvi sudare! Due persone che praticano lo stesso sport non avranno la stessa intensità. Dovete anche ascoltarvi: siete più amanti del freddo? O siete più resistenti al freddo? Non comporrete i vostri strati tecnici nello stesso modo. La cosa più importante è capire lo scopo di ogni strato, in modo da poterlo adattare alle proprie esigenze. Ecco alcuni consigli di « layering » a seconda dell’attività che si intende svolgere.
Durante le escursioni o il trail running: per evitare il surriscaldamento, scegliete con cura il secondo strato.
Durante le attività di trekking, se il tempo è bello, potete tranquillamente abbandonare il secondo strato. Poiché non avrete bisogno di ulteriore calore per percorrere i sentieri. Vi consigliamo di optare per una maglietta leggera e traspirante a maniche corte o lunghe come primo strato e una giacca impermeabile, traspirante e antivento come terzo strato. Assicuratevi di avere nella borsa un piccolo pile per tenervi al caldo durante la pausa pranzo.
Sci alpino: proteggersi dal freddo e dal vento sulle piste con il terzo strato
Se vi piace sciare, invece, raccomandiamo 3 strati. Per il primo, dovrete indossare una maglietta tecnica a maniche lunghe (in lana merino o materiale sintetico). Per il secondo, un piumino è preferibile al pile, in quanto più caldo. In caso di freddo intenso, è possibile combinare i due strati. E sì, è possibile combinare diversi “secondi strati”: in effetti, è l’unico strato che si può indossare più volte. Tuttavia, fate attenzione a non surriscaldarvi nel bel mezzo di uno sforzo. La combinazione di più secondi strati dovrebbe essere riservata agli ambienti freddissimi. In breve, se andate a fare scialpinismo in Lapponia, non esitate a combinare due secondi strati.
Infine, potete optare per una giacca calda, traspirante e soprattutto impermeabile. Non c’è bisogno di dirvi che la neve bagna! Alcune giacche da sci combinano direttamente gli ultimi due strati. Un’ottima scelta per la vostra piccola gita prevista nel Monte Bianco quest’inverno…
In bici: evitate il surriscaldamento durante le salite e giocate con i vostri 3 strati
La bici in montagna è uno sport che si pratica con il sistema a tre strati. È un’attività che richiede un grande sforzo fisico. Sicuramente avrete già commesso l’errore fatale di iniziare la vostra pedalata vestiti in modo eccessivo e di togliervi gli strati uno a uno non appena iniziate a salire.
Per evitare il surriscaldamento, si possono indossare solo il 1° e il 2° strato dall’inizio. Durante la salita, l’idea è quella di eliminare il sudore e rimanere asciutti per non prendere freddo in vetta. Il piumino e la giacca impermeabile saranno molto utili per godersi la discesa.
Abbigliamento 3 in 1: a cosa serve?
Alcuni capi sono chiamati “3 in 1”: combinano i vantaggi di diversi strati. Un indumento 3 in 1 è un ottimo compromesso per godersi le proprie attività preferite in modo più leggero.
A chi sono destinate queste giacche 3 in 1? Sono un’ottima scelta per chi pratica meno regolarmente e cerca un capo d’abbigliamento completo. Alcuni diranno che purtroppo non sarete in grado di praticare con la vostra giacca 3 in 1. E hanno ragione! Il loro utilizzo è più limitato rispetto ai diversi strati tecnici e non potrete scegliere il tipo di capo in base alle condizioni atmosferiche. Se avete bisogno di un capo modulare per variare l’intensità dei vostri sforzi: la combinazione tecnica a 3 strati dovrebbe essere più adatta a voi.
Alcuni esempi di giacche 3 in 1 : Lafuma Jaipur GTX | Vaude Miskanti | The North Face Carto
Ora conoscete tutti i consigli per adattare il sistema a 3 strati alle vostre uscite. Ecco qualche ultimo consiglio per il viaggio. Prima di partire per un’escursione non esitate a controllare le previsioni del tempo per adattare l’abbigliamento. Non esitate a ridurre gli strati durante l’attività fisica e a sfruttare la ventilazione degli indumenti per evacuare il sudore.
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