Test: Il contatore GPS Bryton Rider 860
> Testato da Robin dello staff di Alltricks.
Novità dell’anno 2020, il Bryton Rider 860 è il contatore GPS più avanzato del marchio, che include mappatura, touch screen e un prezzo contenuto. Grandi promesse che volevamo mettere alla prova sul campo.
L’estate è il tempo delle lunghe gite, dell’avventura e dei viaggi. E’ stata la stagione ideale per affidare a Robin, il nostro tester, e alla sua Rondo CF2 una moto da ghiaia pronta per le escursioni su e giù dall’asfalto.
Caratteristiche del Bryton Rider 860 :
- Schermo a colori da 2,8 pollici
- Autonomia : 17h
- Supporto sensore ANT+/ Bluetooth
- Supporto ESS (Shimano Di2 / Sram E-Tap / Campagnolo EPS gearhift compatibile)
- Visualizzazione dei dati personalizzabile tramite l’applicazione Bryton
- Peso: 128g
- Sincronizzazione con Strava Treino TrainingPeaks
- Scheda OpenStreetMap precaricata
- Standard IPX7
Test contatore GPS Bryton Rider 860 :
Dal punto di vista del design, il contatore GPS è sobrio, solo 3 pulsanti sono presenti sul dispositivo. Ciò che più può sorprendervi è la sua dimensione (è tra un Edge 1030 e un Edge 830 per darvi un’idea), e lo schermo prende la maggior parte del pannello frontale.
La qualità in mano :
Se siete abituati agli smartphone, non sarete sbilanciati quando avvierete il Bryton Rider 860. Avrete un menu con 6 grandi icone, la navigazione è sensibile al tocco e si fa nel modo più semplice. Le impostazioni sono semplici da effettuare e si può fare (quasi) tutto senza il manuale d’uso.
Sulla strada, i dati sono facili da leggere, lo schermo non è particolarmente luminoso ma la sua costruzione permette una buona leggibilità anche alla luce diretta del sole. Le indicazioni di velocità, durata dell’attività e distanza sono chiaramente visibili sul display. Tutte le informazioni sono configurabili.
Un punto importante, durante un viaggio se si decide di prendere un altro percorso, il GPS si adatta e vi mostrerà la via più breve per raggiungere il percorso.
Inoltre, quando iniziate un nuovo percorso, il GPS vi suggerirà sempre di avviarlo dall’inizio o di raggiungere il punto più vicino a voi. D’altra parte, quando si segue il percorso, la mappa rimane fissa (nella vista dall’alto) ed è il punto GPS che si muove, quindi a volte crea confusione e per trovare la strada nello spazio in modo da non andare a destra invece che a sinistra.
Per quanto riguarda i dati mi sono sembrati affidabili, ho potuto confrontarne alcuni e ottenere lo stesso risultato.
Connettività e segnale :
Il punto importante per me è stato che il segnale GPS è stato trovato rapidamente all’avvio, non ho mai avuto problemi da quel punto di vista. Fate attenzione però quando uscite per accenderlo quando siete fuori, vi troverà più velocemente.
Inoltre, non mi sono mai perso durante le mie escursioni, sia su strada che nel sottobosco, il GPS mi seguiva perfettamente (al metro più vicino).
Per il trasferimento dei dati, è possibile utilizzare l’applicazione Bryton a cui associare il proprio account Strava o Komoot, ad esempio. Utilizzando il Bluetooth, il trasferimento dei dati avviene direttamente sul GPS, senza bisogno di un computer.
Infine, il GPS sarà in grado di connettersi direttamente al WIFI per cercare e installare gli aggiornamenti disponibili.
In sintesi :
Le dimensioni dello schermo, la leggibilità dei menu e la facilità di collegamento a piattaforme di terze parti rendono il Bryton Rider 860 un perfetto misuratore GPS per il maggior numero di persone (ciclisti, concorrenti, viaggiatori, ecc.). Inoltre, la precisione dell’inseguimento sia su strada che nel sottobosco permette di utilizzarlo su tutti i tipi di guida.
La durata della batteria è buona e sarà difficile danneggiarla in una sola uscita e questo è un buon punto in caso di imprevisti (a meno di fare dell’ultra).
I più | I meno |
Dimensioni dello schermo che lo rendono piacevole da usare e facile da leggere | Il colore del percorso in relazione alla strada (giallo su giallo) |
Connettività e compatibilità con le applicazioni su binari di tipo Strava o Komoot | Mappa fissa quando si segue un percorso |
Il GPS capta la rete facilmente all’aperto |